La mamma era lì, davanti a lui. Non lo guardava negli occhi ma non guardava neanche per terra. Era come se stesse fissando una macchia sulla parete alle spalle del papà, e non avesse intenzione di distogliere mai più lo sguardo di lì.
Accanto a lei c’erano due poliziotti. (…) erano tutti molto seri. Non bisognava essere dei geni per capire che era successo qualcosa di brutto.
In un pomeriggio d’estate, in cui Danny si è goduto la casa stranamente vuota e tutta per lui, improvvisamente tutto cambia: i poliziotti che la sera riaccompagnano a casa la mamma spiegano che c’è stato un incidente, la madre ha investito un ragazzino che di colpo le ha attraversato la strada e ora lui, Andy, è in coma all’ospedale. L’equilibrio della famiglia di Danny va in pezzi, come del resto quella della famiglia di Andy, che Danny va a spiare per vedere com’è. Per poi scoprire che la sorella del bambino viene a spiare casa sua per lo stesso motivo. Tra Danny e Sarah nasce un’amicizia, un legame dettato dalla situazione impensabile che si è creata, un’amicizia che nessuno capisce e che tutti ostacolano. Un’amicizia che avvolge il segreto di Sarah sul pomeriggio dell’incidente.
Questo è il sito di John Boyne, autore de “il bambino col pigiama a righe” e de “il ragazzo del Bounty”. Lo abbiamo incontrato a Bologna, a Bolibrì, dove stava raccontando a un gurppo di ragazzi che il libro che Danny legge – David Copperfield – è in assoluto il suo libro preferito di quand’era ragazzo. Un libro che ancora adesso, ogni tanto, va a rileggersi. Sta scrivendo un nuovo libro che sarà pronto per l’autunno.
John Boyne, La sfida (trad. di Stefania Di Mella), Bur extra 2010, 103 p., euro 10.
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