L’innocenza di Sofie

11 Feb

More about L'innocenza di SofiePer una volta il titolo italiano mi sembra migliore dell’originale (Intet cioè Niente in danese), perché in questo romanzo (che viene presentato su diversi siti come libro per bambini, se non addirittura per l’infanzia) è di perdita di innocenza che si parla. Chiariamo subito che questo è un libro per ragazzi e per giovani, assolutamente non è un libro per bambini.

Quando un giorno Pierre Anthon, ragazzo di terza media, figlio di ex freakettoni, arriva a scuola e annuncia che l’abbandonerà perché non vale la pena fare nulla, poiché nulla ha un senso, scuote la vita di tutta la classe. Tutti i giorni infatti i compagni lo vedono abbarbicato su un susino urlare loro che nulla ha senso, tutto è privo di ogni significato. Fino a che non decidono di dimostrargli che un senso c’è e iniziano a raccogliere oggetti che sono importanti per ciascuno. Ma non basta, perché vengono portati solo oggetti secondari. Allora decidono che ognuno di loro stabilirà cos’è la cosa più importante per un altro e questo sarà costretto a portarla nella vecchia segheria, fino a quando la catena non sarà terminata e tutti avranno dato qualcosa di veramente significativo…così da convincere Pierre Anthon che un senso c’è. Ma il gioco che hanno iniziato li condurrà dove non pensavano di arrivare e il prezzo per scoprire il senso sarà davvero molto alto.

Un romanzo durissimo, a tratti macabro, blasfemo, ma che non lascia il lettore indifferente e solleva molte domande e altrettanti dubbi…Premio del Ministero della Cultura Danese e Le Prix Libbylit 2008 come miglior romanzo per ragazzi.

Janne Teller, L’innocenza di Sofie (trad. Marco Mazzilli), Fanucci 2004, 151 pp., 11€.

2 Risposte to “L’innocenza di Sofie”

  1. Gian Maria mercoledì, 19 settembre 2012 a 08:37 #

    Il libro è stato appena ripubblicato da Feltrinelli con nuovo titolo e nuova traduzione: Niente, trad. Maria Valeria D’Avino

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