“E’ una città di carta. Guardala, Q:guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Tutti rimbambiti dalla frenesia di possedere cose. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili.”
Quentin e Margo da bambini fanno una scoperta agghiacciante che modificherà il corso delle loro vite.
Per anni non si parlano quasi, fino ai giorni prima del diploma quando Margo coinvolge Quentin in una notte selvaggia, per poi scomparire.
Da quel giorno Quentin non si da più pace e segue i piccoli indizi che Margo ha seminato dietro di sè, sperando che lo portino da lei.
Il terzo libro di Green ci conferma il talento e la grazia di questo scrittore nel descrivere le vite degli adolescenti statunitensi e la sua grande capacità di raccontare storie avvincenti e al contempo di sollevare le grandi domande che tutti, non solo i giovani, prima o poi si pongono.
Una lettura piacevole, interessante e che non lascia tranquillo il lettore…
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