Il romanzo che segnaliamo oggi passa attraverso un topos classico della letteratura: il viaggio nel tempo. In questo caso è il viaggio intrapreso da Martin, tredicenne americano solitario, a Londra nel dicembre 1940, durante i terribili bombardamenti tedeschi sulla città. Il tramite è una vecchia radio che il ragazzo eredita dalla nonna e che un ragazzino inglese ascoltava di nascosto durante la seconda Guerra mondiale. Il libro mette davvero molta carne al fuoco (la situazione familiare di Martin e le sue difficoltà di relazione; l’alcolismo paterno; il bullismo a scuola; la verità storica; la religione; il fatto che al ragazzo venga assegnata una missione “redentrice” che ha a che fare col passato) e forse può risultare difficile seguire l’intreccio di personaggi londinesi e americani che si muovono tra ambasciate e spie negli anni ’40. Il testo però è scorrevole e soprattutto mette in risalto l’importanza della verità, la discordanza tra apparenza e sostanza, la ricerca del nocciolo vero, l’andare oltre per sondare la reale realtà dei fatti.
Edward Bloor, London Calling, Rizzoli oltre 2008, 328 p., euro 16,50.
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